XXX Domenica del Tempo Ordinario

23 Ottobre 2022

“O Dio, abbi pietà di me peccatore”

Prima lettura Sir 35,15-17.20-22 – La preghiera del povero attraversa le nubi.

Salmo responsoriale 33 – Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Seconda lettura 2Tm 4,6-8.16-18 – Mi resta soltanto la corona di giustizia.

Dal Vangelo secondo Luca (18,9-14)

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:

«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.

Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.

Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo:

“O Dio, abbi pietà di me peccatore”.

Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché

chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

– Siamo capaci, nelle nostre giornate davvero troppo piene di attività, di ritagliarci uno spazio per pregare?

– So mettermi davanti a Dio aprendo il mio cuore? Ho la tendenza a giudicare gli altri?

– Ma io come prego?

Un po’ di argento

«Rabbi, che cosa pensi del denaro?», chiese un giovane al maestro.

«Guarda dalla finestra», disse il maestro «Che cosa vedi?».

«Vedo una donna con un bambino, una carrozza trainata da due cavalli e un contadino che va al mercato».

«Bene. E adesso guarda nello specchio. Che cosa vedi?».

«Che cosa vuoi che veda Rabbi? Me stesso, naturalmente».

«Ora pensa: la finestra è fatta di vetro e anche lo specchio è fatto di vetro. Basta un sottilissimo strato d’argento sul vetro e l’uomo vede solo più se stesso».

Siamo circondati da persone che hanno trasformato in specchi le loro finestre.

Credono di guardare «fuori» e continuano a contemplare se stessi. Non permettere che la finestra del tuo cuore diventi uno specchio.

(Bruno Ferrero, 365 piccole storie per l’anima)

Umiltà non è umiliazione 

L’umiltà non ha niente a che vedere con l’umiliazione. L’umiltà è la verità nella tua vita. Quello che sono, lo sono per grazia di Dio. E dunque l’umiltà consiste nel saper riconoscere le mie risorse, ma anche i miei limiti. 

Troppo spesso confondiamo la gloria di Dio con i nostri successi.

Abbiamo troppo confuso l’umiliazione, l’egoismo, la paura di sbagliare con la vera umiltà. È arrivato il momento di far brillare le qualità che Dio ci ha donato. 

Il Cristo è la Verità in cammino: impossibile fermarlo. Bisogna seguirlo e correggere continuamente la nostra traiettoria. Vantarsi non serve a nulla, e neppure piangersi continuamente addosso. 

Ciò che conta è lasciarsi portare dalla verità, semplicemente, e sapere a chi dobbiamo quello che siamo oggi per far crescere, secondo la sua volontà, la giustizia e l’amore, attraverso la condivisione di quello che abbiamo e siamo.

Vita di Comunità

Da domenica prossima 30 ottobre andrà

 in vigore l’ora solare

la messa vespertina si celebra alle ore 18,00

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Vuoi trovare un senso alla tua esistenza?

“IO SONO LA VITA” dice Gesù.

Non ci credi? Vieni e vedi!

Ogni  lunedì e giovedì alle 20:30 in Chiesa.

C’è una buona notizia per te!

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ORARIO SS. MESSE DOMENICALI:

  8,00 IN CHIESA

10,00 NELLA TENDA

11,30 AL PARCO CONOCAL    

18,00 IN CHIESA

GIORNI FERIALI ORE 7,30 

SABATO e PREFESTIVI    ORE  18,00

Il GIOVEDI alle 19,00 ADORAZIONE  EUCARISTICA e preghiera del Vespro.

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CARITAS parrocchiale

Questo mese raccogliamo per i nostri fratelli

che sono nel bisogno:

LATTE a LUNGA CONSERVAZIONE

 Puoi portarlo nel cesto che troverai ai piedi dell’altare