IV Domenica di Quaresima

Prima lettura 2Cr 36,14-16.19-23 – Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.

Salmo responsoriale 136 – Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.

Seconda lettura Ef 2,4-10 – Morti per le colpe, siamo stati salvati per grazia.

Dal Vangelo di Giovanni (3,14-21)

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:

«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le   loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Le due candele 

(Don Luca Murdaca)

In una piccola chiesetta di montagna, vi era ai piedi di una splendida croce un cesto pieno di candele, pronte per essere accese e così illuminare il volto di Gesù.
Quella mattina, una delle candele iniziò a dire alla sua vicina: «Non vedo l’ora che qualcuno mi prenda e mi accenda per illuminare il volto del mio Signore». L’altra invece preoccupata rispose: «No, io non voglio morire così presto… voglio vivere ancora…». Entra in chiesa una bambina con la sua nonna e prende proprio la candela che non vedeva l’ora di essere accesa, l’altra invece non appena vedeva avvicinarsi qualcuno, scivolava in fondo al cesto per non farsi prendere. A fine giornata la prima candela si era ormai consumata, ma per molte ore aveva fatto luce al volto di Gesù.
Il sacrestano ritirò il cesto con le candele avanzate in sacrestia, ma distrattamente le lasciò sul termosifone. Il mattino le ritrovò tutte sciolte e ormai inutilizzabili.

Vi sono persone che hanno speso la loro vita per illuminare le tenebre del mondo, altre invece che non hanno mai fatto luce  e si sono sciolte nelle proprie paure e insicurezze.
Tu che candela vuoi essere?

– Luce e tenebre ci avvolgono, siamo capaci di scegliere la luce anche se le tenebre sono più comode?

– La presenza di Cristo quale compagno delle nostre giornate è motivo di gioia per noi, forse non ce ne ricordiamo neppure, anche se siamo “brave persone? “

– Non basta credere nelle scritture, siamo consapevoli che solo l’Amore può salvarci?

Vita di Comunità

DONAZIONE SANGUE

Sabato 20 marzo dalle ore 16 alle ore 20

è possibile donare il sangue

(PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al numero 3939676493)

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Tempo di Quaresima

Dal lunedì al venerdì

Ogni mattina alle ore 6,30 ci raduniamo insieme in chiesa, prima di iniziare il lavoro per cantare insieme le Lodi al Signore. Segue alle ore 7,30 la S. Messa.

Il Venerdì

· Dopo la messa delle ore 18,00 Via Crucis in chiesa. 

· Al Parco Conocal Via Crucis alle ore 18,00.

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Pastorale carceraria
Preghiamo per i nostri fratelli carcerati.

Essi ci chiedono anche di aiutarli portando

un piccolo dono per l’igiene personale:

Slip, dentifricio, sapone, bagnoschiuma, shampoo,

sapone da barba (no spray), calzini, magliette intime.

E’ possibile depositare questi doni nella cesta ai piedi dell’altare in chiesa.

Siamo generosi come gli altri anni.